Nel contesto degli inasprimenti generali e del balzo verso destra, negli ultimi anni ci furono vari attacchi repressivi contro il movimento anarchico. Alcuni esempi sono l’operazione Pandora (2014) o l’operazione Piñata (2015) nello Stato spagnolo, Scripta Manent (2016) in Italia o recentemente le ricerche e le razzie per il passato G20 ad Amburgo. In Francia, negli USA ed in Turchia fu dichiarato lo stato d’emergenza e in Germania stabilite delle zone di pericolo. Anche in Svizzera sono inasprite le leggi, ora ancora riferite al terrorismo con motivazioni jihadiste, ma naturalmente saranno (presto) anche applicate a tutto quello che lo Stato classifica come organizzazione terrorista oppure criminale. Alle persone classificate come rappresentanti un pericolo per la sicurezza pubblica sono imposte delle misure preventive1 come l’obbligo di firma, il divieto di espatrio, osservazione non dissimulata2 ed occulta3 in base a degli indizi concreti e attuali. Le possibilità repressive sono ancora ampliate e imposte dallo Stato per il mantenimento e la stabilizzazione del potere. Noi qui solleviamo la questione di come i vari movimenti anarchici e di sinistra radicale lo gestiscono, quali sono le esperienze con tali operazioni e procedimenti antiterrorismo? E come riusciamo a resistere alla repressione e continuare la lotta contro lo Stato ed i padroni?
Le intenzioni dei colpi repressivi statali contro i contesti militanti di sinistra sono oltre al procacciamento di informazioni anzitutto l’indebolimento oppure lo smantellamento di questi movimenti. Dex anarchicx sono carceratx per poco o lungo tempo oppure devono entrare in clandestinità. Le strutture sono turbate oppure distrutte e l’ambiente circostante come anche le lotte in atto contro i padroni sono impaurite oppure spariscono del tutto. Intanto i metodi e i mezzi della sorveglianza e della repressione diventano sempre più perfidi e gli strumenti tecnici sempre più sofisticati e onnicomprensivi.
“Per cui il contrasto al terrorismo esige anche l’individuazione sia di queste organizzazioni criminali sia del loro modus operandi… Come novità, fedpol dovrebbe ottenere la competenza di poter investigare di nascosto nella rete e nei media elettronici”
Consultazione sulle misure di polizia dell’ufficio federale di polizia fedpol
Come si può leggere nell’estratto „della consultazione sulle misure di polizia dell’ufficio federale di polizia fedpol“, focalizzano l’organizzazione e la comunicazione che anche negli ambienti anarchici ed antiautoritari si svolge spesso con degli strumenti tecnici. Ma come ci proteggiamo dalla sorveglianza permanente e come si possono creare dei momenti in cui togliamo il controllo ai padroni?
Anche il discorso sociale è caratterizzato dai media filo-statali che diffamano i movimenti ostili allo Stato come „terroristi“. Così le lotte militanti di sinistra sono descritte come atti terroristici, tentando così da un lato di togliere ogni base a una vita senza dominio e dall’altro di giustificare socialmente la repressione con l’aizzamento mediatico.
Nel Tattoo Circus 2018 a Zurigo vorremmo riunire un gruppo per una discussione e uno scambio comune. Oltre all’input sulla nuova legge antiterrorismo in Svizzera, per la discussione comune ci saranno anche dei brevi input d’altri paesi.
Ecco di nuovo la lista delle questioni che vogliamo discutere insieme. Se avete altre questioni o aggiunte di contenuto, queste sono benvenute e si possono inviare alla nostra mail (tattoocircus-zurich@riseup.net).
• I vari movimenti anarchici e di sinistra militante come è che maneggiano gli attacchi repressivi?
• Quali sono state le nostre esperienze relative a tali operazioni o procedimenti antiterrorismo?
• Come possiamo arrivare a resistere alla repressione e a continuare la nostra lotta contro lo Stato chi ci domina?
• Come ci proteggiamo contro la sorveglianza permanente?
• Come creare dei momenti nei quali sottrarre il controllo a chi ci domina?
1Progetto preliminare della legge federale sulle misure di polizia per la lotta al terrorismo, paragrafo 5
2Ibidem, paragrafo 5, art. 23m
3Ibidem, paragrafo 8. art. 3a&b